“Lo scandalo primario della fede cristiana è quello di un uomo il quale afferma che in lui Dio si fa vicino in una maniera unica e non più superabile (la stoltezza della croce). Si ha uno scandalo secondario, artificiale e quindi colpevole, quando, col pretesto di difendere i diritti di Dio, si difende solo una certa situazione sociale e le posizioni di potere in essa acquisite. Lo scandalo è ancora secondario, artificiale e colpevole, quando, col pretesto di custodire l’immutabilità della fede, si difende soltanto il proprio amore per la situazione di ieri e il proprio legame con essa … Ed è poi ancora scandalo secondario, artificiale e colpevole, quando, col pretesto di garantire la totalità della verità e la sua integrità, si vogliono eternare opinioni di scuola, che hanno preso forma naturalmente in un certo tempo, ma richiedono ormai da tempo una revisione e un nuovo controllo sulla base di ciò che è veramente richiesto dalla realtà originaria … L’aspetto pericoloso della cosa è che questo scandalo secondario si identifica sempre di bel nuovo con il primario e lo rende perciò inaccessibile, nascondendo la pretesa realmente cristiana e la sua difficoltà dietro le pretese dei suoi messaggeri” (J.Ratzinger, Il nuovo popolo di Dio, p.43)