In questi giorni di isolamento,
in cui siamo costretti a rimanere a casa,
non mi preoccupo se i miei figli
non svolgono i compiti assegnati, non mi importa della scuola.Non mi affanno a scaricare loro
le schede online, le letture, i ripassi,
l’elenco delle operazioni.Non aspetto che gli insegnanti si attivino
in lezioni a distanza, mi è indifferente,
anche se quest’anno i programmi scolastici
probabilmente si fermeranno a febbraio.Non mi rammarico di quanto i miei figli possano rimanere indietro.
Indietro a che cosa?
È un tempo questo che gli insegnerà altro,
ciò che non troveranno in nessun libro.Impareranno a confrontarsi con la vita, quella vera.
A seguire l’unico programma che non è mai lo stesso,
che è pieno di fatti imprevedibili, di interrogazioni che ci trovano impreparati,
di lezioni nuove.Impareranno il rispetto di se stessi e degli altri,
che significa adattarsi a nuove regole e rimanere a casa.
A gioire del calore e della vicinanza delle persone care,
perché per molti, ora, anche questo non è scontato.Impareranno ad adattarsi a queste ore dilatate,
a confrontarsi con la noia,
che riempiranno delle loro riflessioni.Sapranno che c’è chi è solo, davvero, e questa solitudine
si aggiunge a quella che ha da tempo nel cuore.
Sapranno di chi non ha una casa,
un posto in cui sentirsi al sicuro.Impareranno a godere del silenzio di queste stanze,
che è solo quiete,
tanto lontano dal silenzio di angoscia
di una stanza d’ospedale.Impareranno ad apprezzare quello che hanno,
ora che non ci sono nuovi giochi o vestiti
e cose nuove da comprare.Impareranno ad accontentarsi di mangiare quello che c’è,
per non sprecare, perché bisogna uscire poco,
perché c’è chi neanche ha la forza di andare a fare la spesa
e non ha nessuno da chiamare.Impareranno a farsi crescere dentro la forza
di dire “andrà tutto bene”,
quando tutto nel mondo sembra gridare il contrario.Impareranno a farsi adulti,
ad accogliere una maturità
che non viene dallo svolgere bene le operazioni,
da come si scrive, come si legge, come si pronuncia o si riassume.A studiare una lezione che dice che la vita, a volte, si blocca,
si rivolta su se stessa e non ha più nome.Impareranno a capire che c’è un momento per fermarsi,
prendere il respiro, raccogliere le forze,
e soffiare sulla speranza, forte,
come sui denti di leone.
Felicia Lione
Ai miei figli e a tutti i bambini. Ai loro denti di leone.