p. Pagola commenta il brano del vangelo di domani XX domenica del tempo ordinario:
Senza fuoco non è possibile
In uno stile chiaramente profetico, Gesù riassume la sua vita intera con alcune parole insolite: Sono venuto “io a portare fuoco nel mondo, e magari stesse già ardendo! “. Di che cosa sta parlando Gesù? Il carattere enigmatico del suo linguaggio conduce gli esegeti a cercare la risposta in differenti direzioni. In qualsiasi caso, l’immagine del “fuoco” ci sta invitando ad avvicinarci al suo mistero in maniera più ardente ed appassionata.
Il fuoco che arde nel suo interiore è la passione per Dio e la compassione per la quale egli soffre. Non potrà mai essere svelato quell’amore insondabile che incoraggia la sua vita intera. Il suo mistero non rimarrà mai rinchiuso in formule dogmatiche né in libri di saggistica. Mai nessuno scriverà un libro definitivo su di lui. Gesù attrae e brucia, turba e purifica. Nessuno potrà seguirlo col cuore spento o con pietà annoiata.
La sua parola fa ardere i cuori. Si offre amichevolmente agli esclusi maggiormente, sveglia la speranza nelle prostitute e la fiducia nei peccatori più sdegnati, lotta contro tutto quello che fa male all’essere umano. Combatte i formalismi religiosi, i rigorismi inumani e le interpretazioni ristrette della legge. Niente né nessuno può incatenare la sua libertà nel fare il bene. Non potremo mai seguirlo vivendo nella routine religiosa o nel convenzionalismo della cosa corretta.”
Gesù infiamma gli animi, non li spegne. Non è venuto a portare falsa tranquillità, bensì tensioni, confronto e divisioni. In realtà, introduce il conflitto nel nostro cuore. Non è possibile difendersi dalla sua chiamata dietro lo scudo dei riti religiosi o delle pratiche sociali. Nessuna religione ci proteggerà dal suo sguardo. Nessun agnosticismo ci libererà della sua sfida. Gesù ci sta richiamando a vivere nella realtà e ad amare senza egoismi.
Il suo fuoco non è rimasto spento immergendosi nelle acque profonde della morte. Risuscitato ad una vita nuova, il suo Spirito continua ad ardere durante il corso della storia. I primi seguaci lo sentono ardere nei loro cuori quando ascoltano le sue parole mentre cammina insieme a loro.
Dove è possibile sentire oggi quel fuoco di Gesù? Dove possiamo sperimentare la forza della sua libertà creativa? Quando ardono i nostri cuori accogliendo il suo Vangelo? Dove si vive in maniera appassionata seguendo i suoi passi? Benché la fede cristiana sembri estinguersi oggi tra noi, il fuoco portato da Gesù nel mondo continua ad ardere sotto le ceneri. Non possiamo lasciare che si spenga. Senza fuoco nel cuore non è possibile seguire Gesù.
José Antonio Pagola