maggiore collegialità nell’ ex ‘sant’ufficio’

 

Il papa esorta alla collegialità la Congregazione della fede

di Kipa (Katholische Internationale Presseagentur)

in “kipa-apic.ch” del 3i gennaio 2014 (traduzione: www.finesettimana.org)

sembra decisamente un intervento opportunissimo, questo, soprattutto per il fatto che a capo della congregazione c’è il durissimo e conservatorissimo Muller, messo lì da papa Ratzinger per fare le pulci a tutti gli ‘eretici’: richiamare alla non riduzione della ‘dottrina’ cristiana a principi rigidi, astratti, ideologici, in quanto deve essere finalizzata a sollevare la fede e la vita cristiana è stupendamente evangelico nel preciso senso del ‘sabato’ che è per l’ ‘uomo’ e mai viceversa

una sola domanda però: non era più opportuno sostituire tale cardinale con uno più sensibile ad una impostazione di questo genere? non si tratta di fare una generale epurazione di tutti quelli che non la pensano perfettamente come papa Francesco, ma almeno in alcune, pochissime posizioni chiave forse, per realizzare una reale trasformazione, sembrerebbe assai opportuno

 

Papa Francesco ha invitato i membri della Congregazione vaticana per la dottrina della fede a svolgere i loro compiti “sempre in collaborazione con i pastori locali e con le commissioni per la fede delle conferenze episcopali”. Ciò tutela il diritto di tutti i cattolici alla conservazione della vera fede, ha detto Francesco venerdì ai membri della Congregazione vaticana per la dottrina della fede. “Sono certo che tanto maggiore sarà la collegialità del nostro lavoro, tanto più chiara splenderà davanti al mondo la luce della nostra fede”. La fede cristiana, secondo le parole del papa, non è un’astratta teoria, ma deve sempre essere a servizio delle persone. Neppure deve essere ridotta a dottrine o ad una ideologia. L’unico compito delle dottrine di fede consiste nel rafforzare la fede delle persone, ha detto Francesco davanti alla Congregazione e al suo prefetto, l’arcivescovo tedesco Gerhard Ludwig Müller. La Congregazione della fede veglia sul mantenimento della dottrina cattolica e procede contro deviazioni, ad esempio, con punizioni disciplinari di teologi che nei loro scritti contravvengono alla dottrina cattolica. Papa Francesco ha esortato nel suo discorso la congregazione a condurre con tali autori “un dialogo costruttivo, rispettoso e paziente”.

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