Folle si accanisce sui crocifissi, la Diocesi chiude tutte le chiese
Le forze dell’ordine si sono messe alla ricerca dell’autore dei gravissimi atti di vandalismo in due chiese di Prato. È fuggito con la testa di un Cristo
Il sacrestano Paolo Calamai davanti al crocifisso danneggiato in San Bartolomeo
Choc a Prato per due preziosi crocifissi distrutti da uno sconosciuto. Il vandalo si è accanito dapprima su un crocifisso della chiesa di San Pier Forelli, in via del Pellegrino. Si tratta di un crocifisso storico e venerato, perché usato da San Leonardo da Porto Maurizio agli inizi del ‘700 per le sue prediche. Lo stesso vandalo si è poi recato nella chiesa di San Bartolomeo, in piazza Mercatale, danneggiando un crocifisso di legno risalente al 1200. Sembra che nessuno abbia visto il vandalo in azione. La diocesi ha disposto la chiusura di tutte le chiese del centro storico.
LE IMMAGINI DEI CROCIFISSI DISTRUTTI
(Foto Batavia: il Cristo “amputato” in San Bartolomeo)
Il danneggiamento del crocifisso di San Bartolomeo è stato scoperto intorno alle 12 dal sacrestano, Paolo Calamai, che pochi minuti prima della scoperta era passato tra le navate senza notare niente di strano. L’anonimo vandalo è salito su una struttura di legno davanti al crocifisso e di lì probabilmente lo ha scosso fino a far staccare entrambe le braccia, che sono rimaste attaccate ai supporti.
Il crocifisso nella chiesa di San Bartolomeo si trova in piazza Mercatale dal 7 settembre del 1399, quando fu portato a Prato dai lucchesi. Era sopravvissuto anche ai bombardamenti del 1944, ma non al vandalo che ora è ricercato in tutta la città.
STRANE COINCIDENZE. La stessa Diocesi fa notare alcune singolari coincidenze. Domenica 24 novembre si è chiuso in Duomo l’Anno della fede e oggi, lunedì 25, ricorre il primo anniversario dell’insediamento del vescovo Franco Agostinelli nella Diocesi pratese. Domani, martedì 26, ricorre invece la festa liturgica di San Leonardo da Porto Maurizio, il grande francescano che usò per le sue predicazioni una delle due statue danneggiate dal vandalo.
La Diocesi ha chiamato tutti i sacerdoti delle chiese del centro storico raccomandando di chiuderle al pubblico o di tenerle sotto stretta sorveglianza. Il Duomo è aperto, ma ci sono alcuni collaboratori della Curia che lo sorvegliano a vista. Al crocifisso della chiesa di San Pier Forelli manca la testa del Cristo, che è stata portata via dal vandalo e ancora non è stata ritrovata.
(Foto: lo storico crocifisso distrutto nella chiesa di San Pier Forelli)