al sinodo un voto contro il papa?
Il Sinodo si spacca su gay e divorziati: rischio voto anti-Papa
di Franca Giansoldati
SORPRESE
Il testo della discordia – stilato in gran parte da monsignor Forte e presentato dal relatore cardinale Erdo – ha sollevato un vespaio. Il Papa osserva silenzioso e preoccupato. A Santa Marta, nella messa mattutina, da giorni martella sul concetto che «non si può sempre rimanere chiusi nei propri sistemi, che occorre aprirsi alle sorprese di Dio». Già, le sorprese. Tante. Innanzitutto le contestazioni aperte, inaspettate, spontanee, istintive rivolte al cardinale Baldisseri specie durante la pausa caffè per come ha organizzato e sta conducendo il Sinodo sulla Famiglia. Un (autorevolissimo) cardinale tedesco ha commentato tranchant, rivolgendosi ad un gruppo di padri sinodali: «Dal letame non nasce nulla» riferito al testo in questione. Un altro porporato, stavolta moderato, scuotendo la testa sconsolato: «Ha un impianto confuso». Clima pesante, difficile da gestire, sicchè Baldisseri ha autorizzato padre Lombardi, il portavoce, a leggere una dichiarazione pubblica che suona come una frenata in corsa: «In seguito alle reazioni e al fatto che la natura del documento non è stata spesso correttamente compresa, si precisa che è solo una piattaforma di lavoro riassuntiva degli interventi e del dibattito della prima settimana, ora passato alla discussione». Uno dei primi padri a fare fuoco è stato Stanislaw Gadecki, presidente della conferenza episcopale polacca: «Con questo documento ci si allontana dall’insegnamento di Giovanni Paolo II, in esso si vedono persino le tracce dell’ideologia antimatrimoniale». L’americano Burke, ultra tradizionalista, da giorni va ripetendo che la fede non si decide con dei voti e che non è possibile adottare una prassi (sul matrimonio e sui gay) scollata dalla verità del magistero. «Questa non è una assemblea democratica dove i vescovi si radunano per cambiare la dottrina a maggioranza». Sulla stessa linea il sudamericano Fox Napier che prende le distanze dal testo: «Non possiamo assumerci la responsabilità per una relazione che non abbiamo scritto e stiamo ancora discutendo: ci sono cose che appaiono controverse al momento, ecco perchè serve la discussione nei circoli linguistici».
LA CONTA
Intanto proprio nei «Circoli minori» si lavora alacremente agli emendamenti. Saranno parecchi. Esattamente come i rischi. Se gli emendamenti non verrano inseriti nel testo la sorpresa più grande potrebbe arrivare dalla votazione in aula. Al momento la maggioranza non sembra favorevole. E la conta potrebbe rivelarsi fatale. Un brutto test per Papa Bergoglio.