Brasile
è morto all’età di 92 anni il vescovo Pedro Casaldáliga, noto per le sue battaglie per l’Amazzonia e la giustizia sociale
È deceduto poco fa a Batatais (Stato di San Paolo, Brasile) il vescovo Pedro Casaldáliga, 92 anni, prelato emerito di São Félix (Mato Grosso), appartenente alla Congregazione dei missionari Figli dell’Immacolato Cuore di Maria (Claretiani). Le esequie, si legge in una nota della Prelatura, si terranno a Batatais domani, 9 agosto, alle ore 15. Successivamente il corpo sarà vegliato nel santuario dei Martiri e poi trasportato a São Félix do Araguaia, dove riceverà l’omaggio dei fedeli al centro comunitario Tia Irene, prima di essere sepolto.
Dom Casaldáliga, nato a Balsareny, in Catalogna, prelato di São Félix dal 1971 al 2005, è stato un vescovo molto conosciuto e punto di riferimento per le sue battaglie a favore dei diritti umani, dei diritti degli indigeni e del creato. Nel 1971 scrisse la coraggiosa lettera pastorale “Una Chiesa nell’Amazzonia in guerra contro il latifondo e l’emarginazione sociale”, nella quale denunciava mali più che mai attuali: l’accaparramento delle terre, le crescenti diseguaglianze, la sofferenza delle popolazioni locali.
Fu più volte minacciato di morte e di espulsione dal Brasile dall’allora dittatura militare. Può, dunque, essere considerato un precursore di quella sensibilità che ha dato vita al recente Sinodo per l’Amazzonia.