i pacifisti italiani in marcia ad Assisi schierati per la pace

Ucraina

un anno di guerra: mezzanotte di pace ad Assisi

di Tommaso Rodano
in “il Fatto Quotidiano” del 21 febbraio 2023

Si schierano di nuovo, i pacifisti italiani. Già inquadrati dall’opinione pubblica “dei buoni” come terze colonne putiniane e nemici dell’Occidente, ci mettono ancora la faccia. Rieccoli, sotto l’insegna del movimento Europe for Peace, i tremendi putiniani: sono i tre sindacati – Cgil, Cisl e Uil –, i partigiani dell’Anpi, Arci, Acli, Emergency, Stop the war now, Sbilanciamoci, Rete del disarmo, Comunità di Sant’Egidio, Tavola della pace e tanti altri gruppi laici e cattolici.
È la settimana del ritorno in piazza, in coincidenza con il primo anniversario dell’invasione russa in Ucraina. La mobilitazione si apre a Perugia giovedì 23, con un’edizione notturna della marcia della
pace fino ad Assisi, e prosegue in un centinaio di piazze italiane tra venerdì, sabato e domenica, Sarà una Perugia-Assisi speciale, spiega l’organizzatore Flavio Lotti: “Partiremo alla mezzanotte esatta del 24 febbraio e cammineremo al freddo, perché crediamo che in questa situazione la prima cosa da fare sia provare ad avvicinarci alla comprensione delle vittime di questa tragedia”. La lunga marcia della pace si concluderà alla Basilica di San Francesco, il corteo dovrebbe arrivare attorno alle sei di mattina. Di fronte alla tomba del Padre serafico, chi vorrà, potrà fermarsi per un momento di riflessione o di preghiera. La lunga nottata di cammino sarà anticipata da una fiaccolata, alle ore 19 e da un “incontro di riflessione e di proposta” nella Sala Notari del Palazzo dei Priori di Perugia, a cui parteciperà anche l’arcivescovo del capoluogo umbro, don Ivan Maffeis. Giovedì mattina, inoltre, l’associazione Articolo 21 organizza un incontro di formazione dedicato all’informazione in tempo di guerra alle 10, presso la sede del Comune perugino.
Venerdì 24 febbraio è invece il primo giorno di mobilitazione in circa 30 piazze italiane, tra cui Napoli, Bari, Torino, Bologna, Cagliari e Verona. La tre giorni culmina sabato a Roma, con una manifestazione a Centocelle e poi una fiaccolata dal Colosseo fino al Campidoglio. Il 26 febbraio, infine, si chiude con le ultime iniziative di un tour organizzato dal Movimento Nonviolento, che ospita in Italia tre esponenti dei movimenti per la pace nei paesi coinvolti dal conflitto: le attiviste
Kateryna Lanko (Ucraina), Darya Berg (Russia) e Olga Karach (Bielorussia).
“Viviamo un tempo straordinario che richiede un impegno straordinario”, ha detto il presidente  dell’Anpi, Gianfranco Pagliarulo, annunciando l’adesione dell’associazione dei partigiani alle iniziative di Europe for Peace. Secondo Pagliarulo, sullo scenario internazionale c’è un cambiamento che induce alla speranza: “Il presidente brasiliano Lula ha proposto un G20 per la pace gestito dai Paesi neutrali per aprire una trattativa. Mi pare un’iniziativa importante. Insieme al direttore di Avvenire, Marco Tarquinio, chiederò un incontro con l’ambasciatore del Brasile per approfondire questa iniziativa”.
A 20 anni esatti dalle manifestazioni fluviali contro la guerra in Iraq, inoltre, la mobilitazione arcobaleno torna a riunire un movimento internazionale: “Ci saranno 72 manifestazioni tra Madrid,
Berlino, Parigi, Vienna, Lisbona e altre capitali del continente – ha confermato Giulio Marcon di Sbilanciamoci –. L’Italia è stata d’esempio e ora c’è una ripresa della mobilitazione a livello europeo”.

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