IL NAUFRAGIO DELL’EUROPA
“E’ inaccettabile che merci e capitali
godano di più diritti dei poveri
per entrare in un Paese”
di Alex Zanotelli
Con il naufragio di oltre 700 migranti vicino alle coste libiche, nella notte tra il 18 e il 19 aprile, è naufragata anche l’Unione Europea come patria dei diritti umani. L’Unione Europea è diventata una Fortezza che respinge i ‘naufraghi dello sviluppo’, il frutto di un Sistema economico dove pochi (il 20% della popolazione del mondo consuma il 90% dei beni prodotti).
Questo sterminio di innocenti, questo genocidio dura da 18 anni. Nel 2014 sono morti 3.500 migranti, nel 2013 oltre 600 e nel 2012 più di 500!
Il giornalista Gianpaolo Visetti di la Repubblica ha calcolato che dal 2000 al 2012 potrebbero essere periti nel Mediterraneo 42.000 persone. E’ un’ecatombe! Altro che Mare Nostrum, è un Cimiterium Nostrum!
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L’Italia si troverà così da sola ad affrontare l’emergenza che si profila per questa estate. Ma ancora più grave è la decisione di distruggere le imbarcazioni , che la Libia interpreterà come un atto di guerra. E questo dopo la guerra del 2011 che ha creato il caos libico di oggi. “Vergognoso colpire le imbarcazioni”, ha reagito giustamente padre G. Perego della Migrantes.
Siamo in guerra contro gli impoveriti del Sistema, che è la causa del loro Esodo biblico. Ed è solo l’inizio: aumenteranno gli esodi in massa, perché provocati anche dal surriscaldamento.
Come credente e come discepolo di Gesù non posso accettare tali barbarie.
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E’ inaccettabile che una decisione politica vada riempiendo di tombe il cammino che i poveri percorrono con la forza di una speranza. E’ inaccettabile che merci e capitali godano di più diritti dei poveri per entrare in un Paese. E’ inaccettabile che si rivendichino frontiere per i pacifici della terra e si tollerino frontiere permeabili al denaro, alla corruzione, al turismo sessuale, alla tratta delle persone e al commercio delle armi.”
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un NO chiaro ad un’altra guerra per distruggere le imbarcazioni.