le memorie di Bertone
Rischiano di essere il “caso” letterario dell’anno prossimo. Il Cardinale ex-segretario di Stato sta scrivendo i suoi ricordi. Vuole togliersi qualche sassolino dalla scarpa
così riferisce MARCO TOSATTI:
Rischiano di essere il “caso” letterario dell’anno prossimo. Il cardinale Tarcisio Bertone, ex-segretario di Stato (e non poco seccato perché il Papa ha invitato al Sinodo il predecessore di Bertone, il cardinale Sodano, ma non lui; forse giudicato troppo “ratzingeriano”) sta scrivendo le sue memorie. Sta scrivendo con calma, e con precisione; ma è sicuro – dicono persone che gli sono vicine – che vuole togliersi qualche sassolino dalla scarpa cardinalizia.
Durante “Vatileaks”, e prima e dopo, Bertone è stato sottoposto a un fuoco di fila di accuse; a un certo punto un gruppo di cardinali aveva chiesto a Benedetto XVI di cambiare Segretario di Stato (un paio di anni prima delle dimissioni); ma Ratzinger, lealmente, anche se forse non sempre era felice dell’opera del suo principale collaboratore lo aveva difeso. E aveva continuato a farlo; inaugurando così l’inedito storico di un Papa che si deve occupare di difendere il Segretario di tato, invece del contrario, come sarebbe la norma….
Il Cardinale ha cominciato a lavorare alla sua opera dal momento in cui è andato in pensione, un anno fa. E come il “Divo Giulio”, ha una base documentale fortissima: infatti ha tenuto un’agenda precisa, giorno per giorno, con appuntamenti, incontri e temi dei colloqui dal momento in cui Benedetto XVI lo ha nominato Segretario di Stato.
È un genere letterario non molto frequentato; e in genere se anche un Segretario di Stato vaticano scrive, l’oggetto dei ricordi è la sua vita vicino al “Numero Uno” dell’epoca. Quindi il libro di Bertone corre il rischio di essere un inedito, nel genere. Non si sa ancora chi lo stamperà; ma c’è da credere che le case editrici faranno ogni sforzo per non lasciarsi scappare un’opera così appetitosa.