in solidarietà alle ‘ragazze al volante’
un piccolo grande gesto, una sfida delle ‘ragazze al volante’ ad un regime autoritario e oscurantista, destinato a dare frutti molto più ampi
così la bella riflessione di M. Serra (congiunta ad un bel video) ne l’ ‘amaca’ odierna:
Mette allegria, mette energia la coraggiosa ribellione delle saudite al volante. Siamo così immersi nella nostra piccola palude nazionale da dimenticarci che a pochissima distanza da noi, praticamente appena fuori dall’uscio, c’è un luogo chiamato “mondo”. E nel mondo succedono tante cose formidabili e importanti. Per esempio questa sfida a una delle tante amputazioni che le femmine non vogliono più subire. Non è un dettaglio, se pensate che la libertà di movimento determina la felicità degli umani quanto la libertà di parlare, di lavorare, di amare chi si preferisce amare, di scegliere il proprio destino. Il comunismo sovietico è caduto, prima ancora che per la sua penuria di beni, e di libertà individuali, per l’odioso divieto di viaggiare, muoversi, cambiare città, paese, vita. La potenza simbolica della caduta del Muro dipendeva dalla fine, tanto attesa, di quella assurda gabbia.
Festeggiamo dunque quelle ragazze (di ogni età) al volante. Sentiamole nostre sorelle. Rischiano qualcosa, forse rischiano molto, ma hanno da perdere, come si dice classicamente, soltanto le loro catene. E non perdetevi l’eccellente video satirico (di un maschio saudita, l’artista Hisham Fageeg) No woman no drive (clicca qui) , che sta facendo il giro del mondo. È un piccolo capolavoro.