la chiesa francese non può più star ferma
giungla di Calais
chiesa francese in campo
“non possiamo, né dobbiamo dimenticare che gli esseri umani non possono essere spostati come pezzi di un gioco strategico”
“Sappiamo, purtroppo – scrive il presule in una nota ripresa da Radiovaticana – che il dramma di Calais non è che il riflesso di una tragedia che colpisce altrettanti uomini e donne in tutto il mondo”. Di qui, la sottolineatura forte della “incapacità dimostrata dalle forze internazionali, europee e nazionali, nel risolvere efficacemente le situazioni che costringono le persone a sradicarsi dal proprio Paese per cercare la sicurezza e la sopravvivenza altrove”. Il vescovo di Arras mette, inoltre, in risalto “la capacità di accoglienza” dei profughi stessi, che lottano per conservare la “loro umanità” anche “in condizioni di vita incredibilmente precarie”. Di qui, l’appello del presule a tutelare, in particolare, i bambini e le donne bisognose, perché “l’avvenire passa certamente attraverso il rispetto dell’umanità”.
Infine, Jaeger rende omaggio ai cittadini di Calais ed alla loro generosità, capace di andare incontro “alle sofferenze del mondo” e di “superare gli ostacoli” per salvaguardare “la dignità” del prossimo.