CC1T- TROGIR -2019
LA SITUAZIONE DEI ROM IN CROAZIA
prof dr. sc. Neven Hrvati
Introduzone
Questa relazione ha due parti che illustrano l’ ‘evangelizzazione di ritorno’ nella pastorale di Roma in Croazia.
La prima parte la espone il dr.sc. Neven Hrvatie, professore ordinario e permanente alla Facoltà di Filosofia — Zagabria — Dipartimento di Pedagogia e membro del Comitato di Conferenza episcopale croata per la pastorale dei Rom, iniziatore e realizzatore della Comunità educativa dei Roma dentro la Conferenza episcopale .
La seconda parte sarà presentata dalla prof. Kristina Cacic, catechista e segretaria del Cimitato per la pastorale dei Roma della diocesi di Varazdin e membro del Comitato per la pastorale dei Rom presso la Conferenza episcopale croata.
Ia PARTE
ROMA IN CROAZIA
Secondo l’ultimo censimento del 2011 e secondo l’indagine del Comitato per la pastorale dei Rom presso la Conferenza episcopale croata, in Croazia oggi vivono 16.975 Rom, pero’ secondo di valutazione della Commissione europea, delle associazioni Rom, in Croazia oggi vive tra 35 e 40 mila di Roma. I Roma come parte integrante del corpus croato, per oltre sei secoli della vita comune non hanno fin dal inizio del XXI secolo ( interamente ) creato e strutturato la sua comunita’ nazionale, neppure hanno realizzato di maggioranza loro diritti di minoranze. Dichiaratamente garantiti gli stessi diritti di tutte le minoranze nazionali non sono presso i Roma, nel perfido anteriore, seguito realizzazione politica, culturale, di media, attivita’ editoriale, uso linguistico e alfabetico, e in modo speciale nella educazione ed istruzione.
Le ragioni per sudetto sono multidimensionali:
■ Sonno grande le dfferenze tra i singoli gruppi etnici dentro la comunita’ di Roma riguardo alla appartenenza linguistica, socio-economica e religiosa,
■ stazionamento spaziale e attenuazione della vita nomade tradizionale ha causato i cambiamenti nella struttura economica dei singoli gruppi — Rom restano senza il lavoro, impoveriscono e spazialmente si separanno.
■ il processo di assimilazione collegato con il desiderio di migliorare lo standard di vita e di cambiamento di mestiere ( dei gruppi singoli ), cosi che i Roma nelle citta’ ( fuori dei loro villaggi oppure villaggi completi ) perdono la loro cultura e identita’ nazionale.
■ A causa per persecuzioni nel passato tanti Rom non si vogliono dichiarare ed identificare come appartenenti della comunita’ nazionale di Roma.
■ I Roma in Croazia vivono su tutto il territorio statale, pero’ non sono organizzati e riconoscibili come la comunita’, oltre di regione Medimurje — Croazia nord — dove vive maggoranza di Roma di Croazia.
La situazione reale di Roma in Croazia e la condizione marginale, ( i dati demografici, la struttura socio-economica, il modo di vivere e migrazioni, educazione ed istruzzione dei bambini….) non puo’ esere letta dai datti statistici perche’ i Rom in Croazia, nonostante delle differenze nei mistieri, delle lingue, religione e delle alcune altre carateristiche sono piu’ meno economicamente e socialmente marginizatti.
Il comitato per la pastorale di Rom presso la Conferenza episcopale croata — contribuisce alla evangelizazione di ritorno
Il comitato per la pastorale di Rom presso la Conferenza episcopale Croata ( creato nell’anno 1987. ) tenedno conto dei diversi approcci, offre stimoli significativi nella evangelizzazione della comunità Rom, ma e’ anche un fattore importante nel campo dell’ educazione ed istruzione, verso un , obiettivo comune: integrazione di Roma nella comunità’ sociale e religiosa.
Un significativo passo avanti nella pastorale dei Rom si e’ smesso nel anno 20.05.pubhl.icando il catechismo „ Sulla via di Dio” nella lingua croata e nello stesso tempo nelle due lingue dei Rom piu diffuse in Croazia e 111.111% creando incontri nazionali degli operatori pastorali.
Le attività importanti dei comitato sono la organizazione degli incontri nazionali degli operatori pastorali tra i Rom che si organizzano dal 2009, con vari argomenti:
I Rom in Croazia: la cura dello stato Croato e la cura pastorale della Chiesa in Croazia ( 2009. )
il sacramento di battesimo (2010.)
Eucaristia: la pastorale delle famigkie Rom in occasione della prima comunione ( 2011.)
L’ idea ed esperienza di Dio tra i Rom (2012.),
Decennio per i Rom: gli obiettivi e realizzazione ( 2013.)
Convivenza nella diversita’ ( 2014. )
La pastorale dei vilaggi Reni ( 2015. )
La misericordia (2016.)
Il ruolo di catechista nella pastorale dei Rom (2017.)
Inclusione dei Rom nella vita della comunità parrocchiale (2018.)
Il comitato per la pastorale dei Rom presso la Conferenza episcopale croata 2009. ha iniziato e realizzato l’indagine della pastorale dei Rom in Croazia, e come indicano le esperienze europee e croate che nel processo di integrazione i Rom nella comunità sociale, come anche la creazone di un rapporto positivo con la scuola attività pastorali particolarmente importanti: scuole familiari religiose incontri pastorali, partecipazione a eventi religiosi comunitaria, il Comitato anche per l’anno 2019. e’ preparato la nuova ricerca completa sulla sitauzione di Roma in Croazia.
La comunita’ educativa di Roma ( ROZ )
Nell’ambito dell’approccio interculturale all’educazione e alla formazione dei rom la sua importanza ha il programma della Comunità Educativa Rom, presso il Comitato per la pastorale dei Rom della Conferenza episcopale croata. È una forma specifica di attività educativa, religiosa e formativa che si organizza per i bambini di Rom in Croazia.
Lo scopo di questa Comunità educativa: educazione e formazione interculturale, rispetando nella pastorale la specifica’ culturale di Roma, per costudire loro identica’ nazionale in Croazia.
I compiti della’ comunità educativa Rom:
• dare la possibilita’ ai bambini Rom di ricorrere ad altre persone , esperimentando e permeando le proprie e diverse caratteristiche culturali;
• educazione e formazione interculturale, conoscere la storia, le realizzazioni tradizionali e artistiche di Roma e le connessioni con le diverse culture;
• La conoscenza e la scoperta della fede nella vita comunitaria, rispetando la religione tradizionale dei Rom, loro lingua oppure il dialeto cui parlano.
• Forza creativa in lingua romana, e collegamento ed influenza reciproca della cultura croata e delle minoranze nazionali in Croazia.
• La socializzazione dei bambini rom, educazione familiare e sanitaria.
Obiettivo della comunita’ educativa e’: „ESSERE INSIEME” – NOJ UN Fl GRMAD. Professori, insegnanti, asistenti di Roma ed alluni come vera comunita’ pedagogica adempie questo programa con rispetto, tolleranza e fiducia.
La comunita’ educativa ha mostrato il suo impegno per I’ inculturuione e il rispetto della lingua dei Rom introducendo la lingua dei Rom nella liturgia ( La liturgia della Parola: le letture e la preghiera dei fedeli ).
Per la comunita’ nazionale a riguardo di Roma in Croazia, oltre il meglioramento della posizone socio-economico, l’integrazione in tutti i segmenti della societa’, e’ fondamentale tutto e sempre con il rispetto e la conservazione della cultura, la tradizione i lo stille della loro vita.
Le esperienze fin ora obbligano le istituzioni statali e la comunita’ di Roma in Croazia, perche’ si impegnino loro diritti che li ha lo magiontnza. Con il rispetto dei impegni di risolvere uniti problemi a riguardo dei Rom: alloggio, lavoro, salute„., proprio ambito di educazione, istruzione e pastorale mostrano la sintesi delle diversita’ di partenze e unitarieta’ di realizazione nel oprativo per il bene reciproco di Roma e di Non-roma.
IIa PARTE
I.’ ESPERIENZA DELLA PASTORALE TRA I ROM NELLA DIOCESI DI VARAZDIN
Prof. Kristina Cacic
A ) l.a cura concreta della chiesa locale per Roma: Il lavoro della Comitato per la pastorale di Roma della diocesi Varazdin.
“Per molto tempo si è sentito il bisogno di istituire il Comitato per la Pastorale Rom nella Diocesi alla fine di rendere un modo costruttivo e produttivo perche’ la Chiesa si avvicini ai membri del popolo Roma che, nella zona della nostra diocesi, in gran numero, hanno trovato la loro sistemazione permanente o la loro casa “.
Con questo detto il vescovo Mrzljak, dopo i saluti e le preghiere introduttive si e’ rivolto nei locali dell’ ordinariato diocesano agli attuali membri del futum Comitato pastorale Rom al venerdì 18 settembre 2016. data dell’istituzione ufficiale del Comitato per la pastorale di Roma nella diocesi Varaldin )
Nella sua riflessione sull’importanza dell’organizzazione di una pastorale qualitativa di Roma nella Diocesi, il vescovo Mrzljak ha sottolineato i seguenti fatti:
– perche’come una Diocesi con il maggior numero di membri della minoranza nazionale Rom e quelli si dichiarano i cristiani, il nostro dovere fraterno è quello di avvicinarsi al popolo Rom alla luce delle parole di Papa Francesco, conte dobbiamo portare la parola del Vangelo a chiunque sia in qualche modo emarginato o escluso nella società;
– nell’ operare pastorale con i Rom, siano essi bambini o adulti, ci conduce ispirazione pastorale e concreta saggezza pastorale, adattamento e intraprendenza, viste le numerose sfide nel lavorare con i fratelli e le sorelle Rom;
Per gli operatori pastorali nel lavorare con i Rom loro visione ed i loro obiettivi, la fonte di ispirazione e’ il documento ” Orientamenti per una pastorale degli Zingari” del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migratiti e gli Itineranti.
Obiettivo del Comitato:
Sulla base di un approccio pastorale ben concepito e di un’azione pastorale completa e ragionevole tra e con i membri del popolo Rom, costruire una vera conutnita’ cristiana di fratellanza alla luce della verita’ evangelica che siamo tutti i figli di unico Padre celeste.
Sentiamo ed esperimentiamo che tale pastorale e’ neccessaria nella evangelizzazione del polopolo Rom nella diocesi di Varaddin perche’ i Rom nella nostra societa’ sono ancora il gruppo di rischio più vulnerabile (socialmente svantaggiato / marginalizzato / escluso) principalmente a causa di alto grado di disoccupazione, copertura inadeguata del sistema educativo, condizioni abitative inadeguate e (no) regolarizzazione delle aree abitate dai Rom.
Esperimentiamo come dicono gli Orientamenti, che la Chiesa e’ chiamata costruire una pastorale speciale per i fratelli Rom, diretta verso la loro evangelizzazione promuovendo la dignità della persona umana. Orientamenti, Prefazione ).
Alcune delle attività della pastorale in Diocesi:
– organizzazione di celebrazione eucaristica con i Roma Beato Cefferino ed Emilia nella cattedrale di Varaddin
Organizzazione di via crucis per le strade di un insediamento Rom
pellegrinaggio annuale di madri e bambini al santuario mariano nazionale di Marija Bistrica
le visite alle famiglie rom su invito e / o raccomandazione durante l’anno.
“Missioni di famiglia”
partecipazione alle attività del Comitato per il servizio pastorale dei Rom della Conferenza episcopale croata
supporto nel lavoro professionale dcgli insegnanti in tutta la diocesi
B) Prospettiva di catechisti nel laroro con i bambini Rom
Ci sono ohm 20 scuole clementari nella diocesi di Vara/din tirquentato da studenti della minoranza nazionale rem e si iscrivono ad un materia scolastica chiamata Catechismo cattolico.
Come la premura pastorale noi catechisti la sentiamo conic la sfida ad impegnarsi con tutta la rrsponsabilita’ ad una cducazione i scuolari nella fede e a riguardo di questo noi tentiamo essere:
– i primi anunzziatori della parola di Dio
i primi creatori di vera immaggine della Chiesa
– anunzziatori sinceri della „cultum di vita”
Nelle ativita’ pastorali tra i Roma ci ispira it testo di n.60. dei Orientamenti: ,,la Parola di Dio annunciata agli Zingari nei van ambiti dell’azione pastorale sara’ da lore piu’ facilmente accolta se proclamata da qualcuno che si e’ dimostrato in concrete, solidale verso di are attraverso gli avvenimentt della vita.”
Nella diocesi si organizzano i seminari professionali per insegnanti con it supporto della Diocesi e dell’ Agenzia per educazione ed istruzione at livello del Ministere della Pubblica Istruzione della Repubblica di Croazia.
Gli obiettivi di tali incontri sono seguenti:
1. Conoscere gli elementi scientifici c professional dell’educazione ed istruzione interculturale che contribuiscano a una migliore comprensione e l’accettazione della minoranza nazionale rem attraverso it prisma dell’educazione religiosa;
2. Condividere l’esperienza professionale acquisita attraverso it lavoro educativo con la popolazione di bambini rom.
3. Rafforzare it livello professionale dell’istruzione religiosa nel lavoro con i bambini Rom;
Il Comitato pastorale Rom della diocesi di Varaddin continua a sostenere c rafforzare it lavoro degli insegnanti con bambini appartenenti alla minomnza nazionale Rem. Come risultato unico del lavoro di una delle conferenze professionali, c risorto it testo titolato: La letters di sostegno per Rom 1′ alluno di religion” in cui ii catechista esprime sincere sostegno a Rom alluno di cateschesi.
Caro Elvis, Sladana to mi sei importance ! Con questa letters roglio darti supporto e assistenza nella n,a ulterior:. educazione. Non collar:- it tuo sguadro, non ti metier: da parte perche it tuo posto e qui Ira tati. 3lostrami chi sei e troverema moire cose comunL Le differenze ci collegheranno, non ci separeratmo.
C) La testimonianza personale: it cambiamento di vita sulla base del comandamento dell’ amore: “ama il tuo fratello come te stesso.”
La mia vita personale e professionale è cambiata irrevocabilmente attraverso le riunioni, lavoro e convivenza con i fratelli e le sorelle Roma. Fin dall’inizio del lavoro di insegnamento con i bambini Rom, e tramite lord ed incontro con le loro famiglie mi sono rem come che l’altra parts di Dio di comandato di amare Amu it tuofratello come to siesso” solo puo’ condurre correttamente, guidare e rafforzare nel lavoro tra i Roma.
In questa forma di lavoro pastorale ci sono molte slide che mi incoraggia a persistere ad otTrire compassione supporto e rifugio per coloro che sono i piu vulnerabili tra noi nella Chiesa e nella societa. La seconda parte del comandamento dell’amore mi rende consapevole come e’ bello partecipare nella formazione delle anime umane e’ tut dono inapprezzabile che richiede solo una cosa: it vero amore umano che si realizza attraverso lo sguardo, it riconoscimento, attaccamento persistente e la disposizone di evangelizzarsi a vicenda.