C.C.I.T. 2018 – Banneux
la pietà popolare quotidiana dei rom
La fede ordinaria -pietà popolare– caratterizza la vita e il cammino di ogni popolo, si esprime con modalità e tempi propri. C è una fede ordinaria che si manifesta esplicitamente in luoghi particolari, esempio nei santuari Mariani, nei pellegrinaggi, in Chiese o moschee attraverso le devozioni verso i santi ufficiali o quelli popolari. Le forme di questa fede popolare ovviamente sono varie e diversificate, ma attraverso queste modalità è possibile scorgere lo Spirito di un popolo. Uno Spirito che viene in superficie, come un’acqua sotterranea, rimasta nascosta e che improvvisamente emerge per dissetare e irrigare la vita.
E possibile scoprire una fede ordinaria che i Sinti e i Rom vivono anche nella loro vita quotidiana, lontano dai circuiti tradizionali religiosi? Come valorizzare questa fede popolare, perché possa esprimere il meglio di sé e possa evangelizzare anche noi e le nostre comunità? Si tratta di una fede popolare più nascosta (come il santino tenuto nel portafoglio), ma non meno importante, anche se mischiata ai momenti diversi che essi vivono quotidianamente: momenti di gioia, di speranza, di dolore, imprevisti, tragedie, abbandoni, nuovi inizi ..dove ciò che sembra essere profano è avvolto da qualcosa di sacro o viceversa.. non sempre afferrabile a prima vista, al meno ai nostri occhi a volte ci sembra disordinato, a volte superstizioso, confuso appunto: poco catechizzabile secondo i nostri parametri. E’ una fede popolare che scorre al di fuori dagli spazi privilegiati della zona sacra, con le sue liturgie definite, con i suoi incaricati religiosi. Spesso la fede ordinaria dei Sinti e Rom è trasmessa da generazione a generazione e profondamente ancorata all’interno della famiglia, che nonostante i cambiamenti del mondo esterno, sembra mantenere la sua forza e originalità.
Papa Francesco, nella sua esortazione apostolica, Evangelii Gaudium dedica i paragrafi dal 122-126 alla forza evangelizzatrice della pietà popolare.
Nella pietà popolare, poiché è frutto del Vangelo inculturato, è sottesa una forza attivamente evangelizzatrice che non possiamo sottovalutare: sarebbe come disconoscere l’opera dello Spirito Santo. Piuttosto, siamo chiamati ad incoraggiarla e rafforzarla per approfondire il processo di inculturazione che è una realtà mai terminata. Le espressioni della pietà popolare hanno molto da insegnarci e, per chi è in grado di leggerle, sono un luogo teologico a cui dobbiamo prestare attenzione.. (n° 126)
Seguirà ora la presentazione di un Power Point, dove attraverso delle immagini e frasi siamo invitati a osservare dei momenti di pietà polare dei Rom e Sinti, spazi di culto e di fede ordinaria si alternano, si mischiano. Tocca a noi far emergere nei nostri carrefour, quello che lo Spirito ha seminato nella loro vita, seguendo l’invito di papa Francesco:
“Si tratta di una vera spiritualità incarnata nella cultura dei semplici…è un modo legittimo di vivere la fede, un modo di sentirsi parte della Chiesa e di essere missionari, porta con sé la grazia della missionarietà, dell’uscire da se stessi e dell’essere pellegrini…non coartiamo né pretendiamo di controllare questa forza missionaria.” (n° 124)
“ Donna, la tua fede ti ha salvata! Va in pace e sii guarita dal tuo male”.
Detti- Frasi sulla religiosità Rom
- O Dol te ciol po milo petute / Che Dio metta la sua Misericordia su di te. (molto usato tra i rom, quando qualcuno è malato)
- O Dol si yec / Dio è uno solo. (la nostra vita è nelle sue mani)
- Vallay Billjai…Dio è grande in terra.
- O Dol taraciol tu/ Dio ti protegga.
- O Dol anglal tumen palal, jan e Devlesa / Dio avanti e voi dietro, andate con Dio…
- Pasciol Dol / giuro su Dio.
- Vavallay/ in nome di Dio dico la verità.
- Devla pomoji/ Dio aiuta.
- Devel dicma, Devel aracma/ Dio guardami, Dio proteggimi.
- O Dol sa diciol/ Dio tutto guarda.
- O Dol baro/ Dio è grande.
- O Dol te araciole taro giungalipe/ Che Dio ti protegga dal male.
- O Dol te aracol savren, napal amen/ Dio protegga gli altri, poi noi.
- O Dol, dol saborri/ Dio ci dona la pace.
- Devla iklav ce anavesa ani buci/ Dio esco con il tuo nome al lavoro.
- La fede popolare nella vita ordinaria dei Rom e Sinti.
- Frasi comuni sulla religiosità dei Rom.
- Frase molto usata quando qualcuno è ammalato.
- La benedizione sui figli.
- Frase usata quando una famiglia ha dei problemi (carcere, morte, malattia..)
- Quando qualcuno ci da qualcosa, noi prima ringraziamo Dio, poi chi ci aiuta.
- Come augurio quando qualcuno parte da casa sua.
- Frase che si dice al mattino, quando apriamo la porta di casa per uscire a lavorare.