omelia di Claude Dumas al C.C.I.T. 2018

 

 

 

 

 

CCIT – Banneux 2018

Omelia di domenica

Claude Dumas

Marco ci dipinge il ritratto di questa donna..un ritratto un pò lusinghiero. E’ malata e soffre da 12 anni di emmoragia ..ma questa malattia la rende ritualmente impura secondo la legge di Mosè. La sua vita sociale è duramente colpita, 12 anni di calvario dove ha visto la sua salute peggiorare, la sua economia svuotarsi e il suo isolamento aumentare in quanto tutte le persone che la toccano diventano ritualmente impure a loro volta..un vero incubo !

Ma ecco prodursi un fatto. La donna ha sentito parlare di Gesù, senza dubbio come un uomo capace di guarire le malattire. Coglie l’occasione del suo passaggio come una chance da non perdere. Lei, la donna « impura » che non può toccare nessuno, cerca di aprrofittare della situazione. Nonostante il divieto che pesa su di lei, scivola, anonima, in mezzo alla folla con la folle speranza di strappare una guarigione, toccando Gesù o almeno il suo vestito.

A prima vista, l’atteggiamento di questa donna corrisponde più ad un approccio magico, superstizioso che ad un approccio di fede.. Furtivamente, viene da dietro, un pò come una ladra, e tocca il mantello di Gesù. Non vuole farsi vedere..la sua impurità le proibisce di avvicinarsi alla folla..per il solo fatto di toccare una frangia del vestito di Gesù, si sente guarita.

« Chi mi ha toccato ? » domanda Gesù. Lei che voleva sopratutto rimanere anonima, si sente smascherata, obbligata a rivelare la sua frode a Gesù. La sua speranza e la sua fiducia l’hanno spinta a toccare l’abito di Gesù raggirando il divieto posto dalla legge..il divieto che la escludeva, che la rendeva una paria della società, una morta-vivente da 12 anni. Allora si getta ai piedi di Gesù per rivelare la verità, la sua verità..le tappe che l’hanno condotta a questo gesto folle : credere nella salvezza..credere che le cose possano cambiare grazie a Gesù..credere che Gesù può guarire..e per lo stesso motivo, farla uscire dal suo stato di sofferenza e di esclusione.

Di fronte a questa confessione, a questa verità svelata che mette in luce il suo desiderio e il suo atteggiamento di fede..l’audacia e il coraggio che le hanno permesso di rompere il tabù della legge, di uscirne..per essere alla fine restaurata nella sua vera identità di figlia di Dio.. Gesù non gli rimane che piegarsi alla sua volontà. E’ questo che lascia capire nelle sue parole : « Donna, la tua fede ti ha salvata. Va in pace e sii guarita dal tuo male » !

La fede di questa donna, lo vediamo, qui, quanto è discutibile, mischiata di credenze, di feticismo e di supestizione..come se il mantello di Gesù fosse imbevuto/bagnato di un potere, una specie di fluido vitale, capace di guarirla..la fede non appartiene alla magia ! Non è perchè ha toccato il mantello di Gesù che lei si trova guarita. In realtà ciò che l’ha salvata, è aver potuto incontrare Gesù ! E’ proprio questo che l’ha condotta da Gesù, è questa fiducia che l’ha portata a lui.. che l’ha portata a muoversi, a spostarsi, superando le barriere della legge che la teneva prigioniera, condannata all’impurità.

Ma quello che qui ci mostra questo passaggio del vangelo sono i primi passi della fede..è questa attenta e attiva fiducia, che ci mette in movimento verso Gesù, nella certezza che le cose della nostra vita possono cambiare, che porta la chiave della salvezza per noi e per il mondo intiero..un mondo dove spesso delle leggi o dei divieti umani ci bloccano in posti fissi, in comportamenti riduttivi e sclerottizzanti.

Allora, oseremo anche noi porre dei gesti in apparenza un pò folli, per far cadere le catene dei nostri confini e sentirci dire da Gesù: « Va in pace e sii guarito dal tuo male. »

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