La storia li ha separati. Un pellegrinaggio “penitenziale” tornerà a riunirli. Sui passi che il loro fondatore, san Francesco, percorse nel 1209 per andare da Assisi a Roma. I frati dell’Ordine francescano escono dai loro conventi che formano il polmone spirituale della cittadina umbra e si mettono in cammino dalla “patria” del Poverello al centro della cristianità. «Con san Francesco da papa Francesco» è il filo conduttore del viaggio a piedi che da domani porterà nove religiosi di Assisi fino a piazza San Pietro. Sette giorni di marcia per questa delegazione che idealmente tornerà a unire i quattro rami maschili scaturiti dal carisma del santo: i Minori, i Minori Conventuali, i Minori Cappuccini e il Terz’Ordine Regolare. «Sarà una sorta di predica senza voce per dire a quanti incontreremo l’amore di Dio e per testimoniare la nostra fede», spiega fra’ Marco Moroni in una nota che presenta l’iniziativa.Più dimensioni si legheranno in questo evento: il richiamo alla Quaresima, l’Anno della vita consacrata, il desiderio di confermare la fedeltà al Papa, l’omaggio a Bergoglio dopo la sua visita ad Assisi del 4 ottobre 2013. Ma il pellegrinaggio di 185 chilometri sarà soprattutto un’“anteprima” dell’itinerario quadriennale che vedrà insieme i rami maschili presenti ad Assisi. Una sfida che nella settimana di marcia sarà rappresentata da un segno: il cingolo di Francesco. È la reliquia che i “figli” del Poverello avranno con loro. «Non solo esso rimanda ai tesori della vita consacrata – afferma fra’ Pasquale Berardinetti, uno dei referenti del progetto e responsabile della comunicazione dei Frati Minori dell’Umbria –. Per la nostra famiglia religiosa ha anche un valore proprio: chi appartiene ai quattro rami ha abiti diversi ma il cingolo è identico. Ciò dice l’impegno comune a vivere lo spirito di Francesco». E la reliquia, aggiunge fra’ Moroni, «sarà conforto, protezione e simbolo di unità».Il pellegrinaggio partirà domani alle 8.45 dalla tomba del santo nella Basilica di Assisi. La benedizione verrà impartita dal custode del Sacro Convento, padre Mauro Gambetti. Nella prima tappa che avrà fra i suoi fulcri anche Santa Maria degli Angeli e che terminerà a Foligno il gruppo sarà scortato dai novizi. Poi il cammino toccherà Spoleto, Terni, Otricoli, Rignano Flaminio e infine Roma.
«Durante il percorso – sottolinea fra’ Berardinetti – i frati incontreranno le comunità anche grazie alla preziosa collaborazione dei parroci. E saranno ospiti delle famiglie che apriranno le loro case per dare un tetto ai pellegrini col saio». Il viaggio verrà scandito dalla preghiera. «Il gruppo – aggiunge fra’ Pasquale – pregherà nelle parrocchie davanti alla reliquia di Francesco. Ma raccoglierà anche le intenzioni di preghiera che chiunque vorrà affidare ai noi francescani». Anche in questo caso ci sarà un segno. «Per ogni intenzione che verrà chiesta – chiarisce il religioso – la persona che la domanderà lascerà un grano di incenso ai nove pellegrini. E quell’incenso sarà bruciato a Roma, a testimoniare l’unica invocazione che sale a Dio dalla Chiesa universale».
Nel tratto conclusivo i consacrati avranno al loro fianco anche i ministri generali. Fra il colonnato del Bernini entreranno giovedì 12 marzo, alla vigilia dell’anniversario dell’elezione di Francesco al soglio pontificio. «Avremo con noi – annuncia fra’ Marco – il sorriso, la fatica e la tenacia di un’esperienza di fraternità». E di unità.
Giacomo Gambassi