le classi dominanti
La vita umana è indissolubilmente legata ad un’infrastruttura materiale. Per quanto alti siano i voli dello Spirito, per quanto profonde le immersioni della mistica, per quanto sia metafisico il pensiero astratto, l’essere umano dipende sempre da un po’ di pane, da un bicchiere d’acqua. In fin dei conti da una piccola porzione di materia.
Le classi dominanti sono, in un certo senso, fataliste, perché riescono solo a concepore il fututo come prolungamento, progresso, e miglioramento della struttura in cui esse sono inserite. Il loro futuro va verso un arricchimento ancor più sofisticato, arricchimento di cui esse detengono e controllano i meccanismi. Perciò sono, per loro specifica funzione storica, fataliste, si godono il loro presente e sono prive di un senso più trascendente del futuro, come creazione del nuovo, del diverso.
Le classi defraudate, non potendo contare sul passato, hanno un presente sinistro. Esse hanno a disposizione solo il futuro e i cambiamenti che potranno creare per loro migliori condizioni di vita. Per questo sono le uniche portatrici di vita.
L. Boff