andare all’essenziale perché solo questo resterà
pietra su pietra
«Fratelli, non sono le grandi moltitudini ciò che ci deve entusiasmare, bensì l’autenticità, la qualità dei cristiani, la sincerità della nostra ricerca di Cristo»
Oscar Romero
da Altranarrazione
«Verranno giorni in cui, di tutto quello che ammirate, non resterà pietra su pietra che non venga distrutta» (1).
Delle strutture che militarizzano, degli orari che escludono, dei programmi pastorali che inaridiscono, non resterà nulla.
Delle carriere ecclesiastiche, dei dibattiti lontani dalla prassi, della liturgia senza condivisione e fraternità, non resterà nulla.
Della dottrina elaborata dagli uomini, degli adempimenti degli ipocriti, della rigidità scambiata per fedeltà, non resterà nulla.
Dei privilegi legati al ruolo, degli ossequi dei sottoposti, della predicazione calata dall’alto, non resterà nulla.
Dei paramenti sacri ricamati, dei marmi lucidati, dei calici d’oro, non resterà nulla.
Della esegesi senza Misericordia, della teologia senza Profezia, delle opere senza affidamento alla Grazia, non resterà nulla.
Mentre ogni parola pregata in confidenza, ogni speranza dell’oppresso nella liberazione di Cristo, ogni carità ai poveri rimarrà. In eterno.
«Queste dunque le tre cose che rimangono: la fede, la speranza e la carità; ma di tutte più grande è la carità!» 1Corinzi 13, 13
(1) Vangelo di Luca 21, 6