successo davvero nei giorni scorsi:
Una donna bianca di 50 anni si è accomodata al suo posto in aereo e ha visto che il passeggero accanto a lei era un uomo nero.
Visibilmente furiosa, chiamò la hostess.
“Qual è il problema, Signora?” Le chiese la hostess.
“Non lo vedi?” Disse la Signora – “Mi è stato dato un posto accanto ad un uomo nero, non posso sedere affianco a lui! Devi cambiarmi il posto!”.
“Per favore, si calmi..” – Disse l’hostess.
“Purtroppo, tutti i posti a sedere sono occupati, ma possiamo verificare se ce ne sono ancora alcuni”.
La hostess verifico’ e poi ritornò dalla Signora.
“Signora, come vi ho detto, non c’è alcun posto vuoto in questa classe, in economy.
Ma ho parlato con il comandante e mi ha confermato che non ci sono posti vuoti in classe economica. Abbiamo solo posti in prima classe.”
E prima che la Signora dicesse qualcosa, la hostess continuò:
“Guarda, è insolito per la nostra azienda consentire ad un passeggero di cambiare la classe economy con la prima classe. Tuttavia, date le circostanze, il comandante pensa che sarebbe uno scandalo far viaggiare un passegero seduto accanto ad una persona sgradevole”
E rivolgendosi al nero, la hostess disse:
“Il che significa, Signore, se lei vuole, può prendere i suoi bagagli, vi abbiamo riservato un posto in prima classe…”
E tutti i passeggeri vicini, scioccati dall’aver visto questo comportamento da parte della Signora, hanno iniziato ad applaudire, alcuni anche in piedi”.
“fede non è neutralità, compromesso a tutti i costi” direbbe papa Francesco
se per un verso può sembrare un bel gesto aver fatto salire in prima l’uomo di colore, non è possibile intravedere qui il rischio di un razzismo al contrario che rimuove solo apparentemente le condizioni problematiche ma non affronta in radice il problema ‘culturale’ della discriminazione e separazione?