ogni croce può diventare risurrezione

risurrezione

«La strada di Dio è la strada dell’incarnazione nella storia. Perciò più tendiamo a lui, più ci troviamo di fronte alla storia»

(Casàldaliga-Vigil)

Non ti sei messo al riparo. Hai deluso tutti i tuoi sostenitori, come leader hai perso. Nessuno umanamente ti ha salvato dalla violenza: neanche il tuo Dio che chiamavi “scandalosamente” papà. I miracoli avevano raccolto le folle, la sconfitta ha lasciato solo le persone che ti potevano amare anche nella tua fragilità.

Oggi chi non ti vuole rinnegare deve venire sotto le croci su cui vengono appesi i migranti, i poveri e gli oppressi di tutto il mondo. Per schiodarli se possibile, altrimenti per morire con loro. Condividendo la sconfitta dell’uomo, Dio risorge sempre.

pubblicato da ‘altranarrazione’

raporto dialettico ‘croce-resurrezione’

crocifisso“C’è un rapporto intimo e dialettico tra croce e resurrezione e tra resurrezione e croce, quale si esprime  nell’affermazione che il Crocifisso è il Risorto e il Risorto è il Crocifisso.

Una considerazione non dialettica della croce e della resurrezione può facilmente svolgere una funzione reazionaria. Considerare la croce senza rapportarla dialetticamente alla resurrezione può condurre a una rappresentazione della sofferenza come qualcosa che appartiene essenzialmente all’essere divino, ed è pertanto non superabile. La sofferenza viene sacralizzata, e non si danno possibilità di speranza. L’unico atteggiamento sensato sarebbe di identificarsi con essa, senza pretenderne un impossibile superamento.

E considerare la resurrezione senza la croce può sacralizzare l’ideologia del risultato ultimo – o futuro riconciliato – senza bisogno di passare attraverso il presente di ingiustizia e di oppressione. Si crea in tal modo una concezione entusiasta o astorica che proietta l’uomo oltre le stelle, alienandolo dalla sua realtà e attuale conflittualità.

Senza la resurrezione, la croce può farsi strumento al servizio di una teologia legittimatrice della sofferenza dei poveri di questo mondo.

Senza la croce , la speranza creata dalla resurrezione non è credibile, almeno per coloro che patiscono l’ingiustizia.

Per questo – perché Dio ha risuscitato un crocifisso – i crocifissi della storia possono sperare”

J.Lois, in Mysterium Liberationis, p.225

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