Teresa, la suora femminista che dice sì alle unioni civili
LA TEOLOGIA QUEER DI MADRE FORCADES, MONACA BENEDETTINA DI CLAUSURA IN UN MONASTERO DI BARCELLONA
La vita non è mai un percorso lineare. Parola di Suor Teresa che di cognome fa Forcades è ed una cinquantenne teologa di Barcellona. Suor Teresa è una monaca benedettina di clausura e incarna l’ultima, bella e originale frontiera di una teologia aperta e contemporanea agli antipodi del clericalismo di destra in guerra contro le unioni civili italiane e la decisione di papa Bergoglio sulle donne diacono
Da noi, l’editore Castelvecchi manderà in libreria nel prossimo settembre Siamo tutti diversi a cura di Cristina Guarnieri e Roberta Trucco, dedicato all’opera della “suora femminista che sta conquistando l’attenzione del mondo”. Favorevole al matrimonio tra omosessuali, il pensiero di Forcades dà una radice evangelica alla teoria queer, che è l’esatto opposto di quella gender. Nessuna identità da incasellare. Siamo tutti diversi, appunto
Parte, suor Teresa, dal brano del vangelo di Giovanni in cui Gesù dice a Nicodemo, fariseo affascinato da Cristo: “Tu devi nascere di nuovo”. Nicodemo, sorpreso: “Come può un adulto tornare nell’utero di una donna?”. Risposta finale di Gesù: “Non è questa la strada della rinascita, devi rinascere in acqua e spirito”. Chiosa la teologa catalana: “Per me questo significa essere queer. Queer è una parola inglese, per noi intraducibile: nel suo senso originario significa ‘strano’, ‘obliquo’, qualcosa che va fuori dal canone. È una parola di rottura con gli schemi abituali con i quali raccontiamo la realtà. Una persona ‘diritta’ è di solito una persona eterosessuale, queer è qualcuno che devia dal percorso lineare”. Suor Teresa dice sì anche alle adozioni dei bambini da parte di coppie omosessuali (ma è contraria alla maternità surrogata): “Nel Medioevo ci sono stati bambini cresciuti in conventi di sole donne o soli uomini e sono diventati santi”.
Ovviamente, le tesi di suor Teresa sono combattute da molti vescovi e in giro per il mondo ha dovuto annullare più di una conferenza per il divieto delle gerarchie locali. Da un anno, infatti, madre Forcades è stata dispensata dalla clausura anche per fare politica e battersi per l’indipendenza della Catalogna.