riflessioni amare su un voto dettato dall’insicurezza dell’intero occidente e dalla paura dei poveri

non piaceva a nessuno, è stato votato da tutti

 

 di Massimo Marnetto

 

Quando c’è paura, scegli chi ti toglie di meno e non chi ti dà di più. La domanda di giustizia sociale può attendere


donaltrump

E’ presto. Mi bevo un caffè amaro, vedendo il contatore dei voti di Trump scavalcare quello della Clinton. L’uomo che non piaceva a nessuno, è stato votato da tutti. Penso che  molto dipenda dall’insicurezza globale dell’Occidente e in particolar modo degli Usa. Quando c’è paura, scegli chi ti toglie di meno e non chi ti dà di più. La domanda di giustizia sociale può attendere. Quando le vacche torneranno grasse e i confini sicuri. Ora sono tempi incerti, la massa vede la globalizzazione unicamente come invasione. Di prodotti e di persone.

I poveri fanno più paura dei ricchi. Allora si votano i miliardari per fermarli, per riportare l’ordine. L’antidoto che si cerca quando c’è l’epidemia della paura. Non è necessario che la società sia giusta, dicono gli spaventati, purché ci sia ordine. E i poveri tornino al loro posto, in fondo alla società, senza pretendere diritti; le donne tornino dietro agli uomini, senza disturbare con la loro domanda di uguaglianza e di avere finalmente una presidente donna; gli stranieri stiano fuori, senza portarci anche i loro problemi. La zattera è piccola. Dobbiamo prendere a remate in testa chi ci si attacca per salire, perché può farla rovesciare.
 
La Clinton non ha rassicurato chi soffre le disuguaglianze, per una distanza di status abissale tra sé e la classe media, per non parlare di afro-americani e latinos. Non solo. Poco credibile per la sua appartenenza a una dinastia, non ha raccolto i voti dei sostenitori Bernie Sanders, l’unico che poteva sfidare Trump mobilitando i defraudati in una lotta di classe. Hilary è una minestra riscaldata, non l’elemento di rottura che attendevano i tanti che hanno sempre meno, per contrastare i pochi che hanno sempre di più.
 
Non so come andrà a finire. Se Trump vincerà, inaugurerà l’inizio del declino americano.
Ma avrà almeno il vantaggio di mostrare il volto violento e ingiusto del capitalismo, troppo a lungo camuffato.
In America e in Europa.

Fonte: www.articolo21.org

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