tempo di crisi

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non ricordo più dove ho trovato in internet questa riflessione sulla crisi che è un vero grido realistico e angosciato sulla situazione che molti, troppi, sono costretti a toccare con mano e a vivere in prima persona

lo pubblico in solidarietà a quanti vivono questa sofferenza scusandomi con l’autore per non poterlo citare (almeno per ora), ma ringraziandolo per la bellezza veristica del quadro che delinea e dello spiraglio di speranza che nonostante tutto riesce in fondo a farci gustare:

Tempo di crisi, ma davvero. Un’ escalation di persone che sono agli estremi, una ricerca affannosa di un lavoro che manca. Ognuno deve far conto con bollette, condominio, vestiario, cibo e si corre al risparmio. Con un solo stipendio e se ci sono anche problemi di salute in famiglia, la cosa diventa terribile, figuriamoci se il lavoro manca addirittura. Se la cultura prima veniva minimamente aiutata, economicamente, oggi è un lusso che pochi Enti si permettono e così i sacrifici cadono sulle spalle dei volontari. Io sono da una vita una volontaria della cultura, tranne le irrilevanti quote di iscrizioni che il più delle volte non sono neanche pagate, il carico è sulle mie spalle e a volte rinuncio anche a una semplice pizzata per comprare medaglie, coppe, stampare diplomi con innumerevoli e sudati Patrocini “morali”… E in un clima così guardo le mie librerie strapiene, sembrano miracolose.

Antologie che raccolgono liriche, racconti, curriculum splendidi di persone che scrivono, che credono negli ideali, che hanno itinerari di vita caratterizzati da amicizia, solidarietà, amore nelle sue variegate forme “I poeti dell’aurora”, “Il pianeta dell’anima”, “L’Universo degli angeli”, “Nel silenzio delle anime”, “Una vita in poesia” il mio volume più recente e tanti, tantissimi altri. E quanti poi della “Carello Editore” da “Olimpo lirico” a “Un sorriso e la vita si veste di gioia”, di “Cronache Italiane”, innumerevoli antologie che, anno dopo anno, raccolgono sogni, stupori, desideri d’amore, dolori, speranze. Portano tutti la mia prefazione, i miei cenni critici. ass.VesuviusSiamo l’esercito dei volontari della cultura che combatte con l’arma dei versi, della narrativa la battaglia della vita. E quanti cataloghi! Pagine di opere di pittura, di scultura, con la mia critica e prefazione. Se ci fosse un grado in questo mondo artistico, forse sarei un capitano o magari un colonnello, ma sarei felice anche di essere un soldato semplice lungo le frontiere della vita a combattere contro la disonestà, il gozzoviglio, la compravendita di corpi lussuriosi… Suona il campanello… il postino mi porta un’altra bolletta, quella dell’Enel… ma l’ho pagata poco fa… Come passa il tempo! E c’è chi guadagna stipendi da nababbo e si droga, alimenta i suoi vizi e la sua immoralità!

Mio figlio a letto reclama “Mamma le gocce non me le hai date”… “Ecco, subito! ” Il boccettino sta per finire e mica li danno gratis i medicinali, neanche ai riconosciuti invalidi civili. E poi ci sono gli stipendi d’oro di quelli che dovrebbero tutelare le fasce deboli. Un marasma di politica insana in questo scenario così critico!

Ma che balorda società! Ma che assurda esistenza! Un raggio di luna filtra dalle finestra, nel cielo sono già comparse le stelle… Recito, piano piano il finale di una mia poesia “Dint”o silenzio ca se fà poesia…’e stelle saie che sò? Parole…’e Ddio”. Poso il libro che avevo preso tra le mani “‘E vvie d”o core”, uno dei miei, tutto napoletano e stringo il pugno… poi apro la mano, mi pare di avere sul palmo proprio una piccola, brillante, fantastica stella… e sarà una parola di Dio “Coraggio!”.