nomadi
la mega truffa dei fondi europei per l’inclusione
“svaniti nel nulla”
a Castel Romano 70 casi scabbia, leptospirosi, epatiti e lecumeni da luglio ad oggi
sette miliardi di euro di fondi europei in sei anni destinati all’inclusione al sostegno dei rom che sono in Italia: ma ad oggi nessun programma è stato realizzato e nei campi nomadi è emergenza sanitaria. Al Campo di Castel Romano da giugno ad oggi si contano 70 casi tra scabbia, leptospirosi, epatiti e leucemie
Non un solo contratto di lavoro o affitto di una casa è stato attivato. La denuncia arriva dall’Associazione Nazione Rom secondo la quale la Procura ha aperto un fascicolo di inchiesta affidato ai Procuratori Alberto Pioletti e Letizia Golfieri.
“In Italia è in atto una truffa sui Fondi Sociali Europei destinati all’inclusione sociale dei Rom, Sinti, Caminanti (RSC)”, sostiene Marcello Zuinisi che ha denunciato il Sottosegretario di Stato Maria Elena Boschi, responsabile politico istituzionale di UNAR Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali e il Sindaco di Roma Virginia Raggi.
L’Associazione spiega:
“L’Italia ha varato una Strategia Nazionale di Inclusione per RSC rispondendo a precisi impegni presi in sede di Commissione Europei. La “governance” che doveva nascere dall’applicazione di questa Strategia è attualmente gravemente violata. A Roma Capitale è nato un tavolo di inclusione RSC dal quale sono esclusi i diretti interessati. E’ il “capolavoro” di Virginia Raggi con la complicità del Sottosegretario di Stato Maria Elena Boschi, responsabile dell’applicazione e monitoraggio della Strategia e degli Accordi Eu”.
Secondo l’Associazione dalla Commissione Europea sono arrivati stanziamenti di denaro pubblico per garantire l’inclusione di RSC. In particolare i terreni di applicazione sono quattro: casa, lavoro, scuola e salute. “Il Ministero del Lavoro, attraverso un programma denominato PON INCLUSIONE 2014 – 2010, ha dato al Sottosegretario di Stato Boschi ed al suo Dipartimento, la cifra economica di 14 milioni e 400.000 euro per garantire la prevenzione sanitaria nei campi Rom di tutta Italia.
Da giugno, solo a Castel Romano, è emergenza sanitaria: conclamati 70 casi di scabbia, leptospirosi, epatiti e leucemie. Negli ultimi 5 anni sono morte 63 persone. Un’intera comunità privata dell’acqua e dell’energia elettrica. Gli impianti fognari costruiti da Roma Capitale erano abusivi e sono stati messi sotto sequestro dalla stessa Procura. Ad oggi nessun programma di prevenzione sanitario è stato messo in atto nonostante gli ingenti mezzi finanziari messi nelle mani del Governo e degli amministratori.
Grazie ad un’interrogazione parlamentare, presentata dagli Onorevoli Stefano Fassina e Giulio Marcon, è iniziata ad emergere la verità. Il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha recentemente firmato (10 novembre 2017) gli atti predisposti dall’Ufficio Legislativo del Ministero della Salute diretto dall’Avvocato Maurizio Borgo. Gli atti sono stati spediti al legale rappresentante ANR. Oggi la consegna degli stessi alla Guardia di Finanza”.
I programmi non realizzati
“I Fondi Sociali Europei ricevuti dall’Italia per il periodo 2014 – 2020 sono sette miliardi di euro. Servono per l’inclusione di RSC e dei senza fissa dimora, dei poveri. Con questi fondi, il Governo e le Città Metropolitane sono riusciti a mettere in piedi, progetti di inclusione scolastica per ben “settantotto” studenti RSC. Dovrebbero essere studenti che abitano nei Campi di Roma Capitale, del Camping River, di Salone, di Castel Romano. Nessun bambino di questi campi ha visto realizzarsi un solo progetto. Provate a chiedere agli operatori della Cooperativa Isola Verde al Camping River. Nessuna ha mai visto un solo euro o un solo progetto finanziato con i fondi europei.
RSC sono inoltre esclusi dai comitati di sorveglianza dei fondi europei. Ad oggi, dei 62 Comitati di Sorveglianza istituiti, ai sensi del regolamento Eu 1303/2013, relativi ai Fondi Strutturali, PON Inclusione 2014 – 2020, PON Metro 2014 – 2020, ed ai Regionali FES, FESR, FEASR, soltanto il programma FEASR 2014 – 2020 della Regione Valle d’Aosta è rispettoso delle leggi europee, avendo compreso la legittima rappresentanza di RSC al suo interno.
Abbiamo denunciato l’ennesimo tentativo, messo in atto dal Sottosegretario di Stato Boschi, di aggirare la corretta applicazione della Strategia, istituendo una Platform per RSC: uno pseudo tavolo di inclusione che in realtà non decide niente. Per sostenerlo la stessa ha messo a bando uno stanziamento di 475.000 euro + IVA. ANR si è rivolta ad ANAC Autorità Nazionale Anticorruzione di Raffaele Cantone ed alla Procura di Roma chiedendone il blocco.
Il Pon Inclusione è stato usato per finanziare il programma SIA (Servizio di Inclusione Attiva) destinato a RSC, senza fissa dimora, poveri.
Nel mentre, al Camping River, le famiglie destinatarie dei famosi 10.000 euro, stanziati dal Sindaco di Roma, attraverso i Fondi Europei, per affittare una casa, non hanno visto nessun sostegno concreto. L’Ufficio Speciale RSC di Roma Capitale sta ora offrendo alle stesse famiglie percorsi di sostegno all’affitto per un periodo di massimo tre mesi.
Ad oggi, in Italia, RSC non hanno visto attivato un solo contratto di lavoro o di affitto di una casa. E’ in atto una autentica truffa nazionale ed europea. Il Governo, le Regioni, i Comuni potrebbero veder azzerati i finanziamenti concessi, in base a quanto prevedono i regolamenti europei”.