venerdì, 16 maggio, una bella seratina alle Budrie tra alcuni amici dell’u.n.p.r.e s.: pochi ma buoni, è il caso di dire … con un pizzico di autoincoraggiamento, a dare il bentornato a Gabriella e marito dalla lunga tourné nel nord, con Luigino e la sua polenta bianca, con Flavio sempre più pimpante e quasi pronto ad un ritorno fra i suoi amici sinti, col Ciccio che li rappresenta, con le due Luigine, col Beppe col suo bel barbone intonso e Laura che c’è e non … c’è, per il fatto che, chissà perché, dopo un uso ‘a mitraglia’ della macchinetta fotografica, sembra stata da questa penalizzata escludendola da tutte e tre le foto …
pochi ma … buoni, i migliori!
una buona tavola riunisce più che lunghi discorsi o
lunghe riflessioni sull’u.n.p.r.e s.
,
una cenetta un pò spartana, sicuramente un pò scondita
e sciocca (come dicono in Toscana), ma che, consumata in
amicizia, pare (soprattutto alla gentilissima Laura – la più
gentile fra tutti noi! – ) di più di quanto in realtà sia;
nel dopo cena le profonde e acute riflessioni di Luigino mi hanno
buttato in tilt, mi hano serrato gli occhi e spedito a letto